4-Xtremes – Parte 70: alberi millenari in uno scenario mozzafiato

Serie: 4-Xtremes – The World Tour

Una lunga deviazione.

Tronchi d'albero risalenti a 150 milioni di anni fa ma che sembrano caduti ieri: un tour nel parco nazionale Bosques Petrificados de Jaramillo.

Appena caduto? No, millenni fa! I tronchi pietrificati del parco nazionale Bosques Petrificados de Jaramillo mostrano ancora numerosi dettagli.
Appena caduto? No, millenni fa! I tronchi pietrificati del parco nazionale Bosques Petrificados de Jaramillo mostrano ancora numerosi dettagli.
Appena caduto? No, millenni fa! I tronchi pietrificati del parco nazionale Bosques Petrificados de Jaramillo mostrano ancora numerosi dettagli.
Appena caduto? No, millenni fa! I tronchi pietrificati del parco nazionale Bosques Petrificados de Jaramillo mostrano ancora numerosi dettagli.

Le scorse settimane abbiamo intrapreso il nostro viaggio verso la «fine del mondo» lungo la fascia costiera. È giunto il momento di fare una deviazione nel cuore dell'Argentina! Al parco nazionale Bosques Petrificados de Jaramillo con i suoi alberi pietrificati.

Per orientarsi: ci troviamo ormai a circa 2.000 chilometri a sud di Buenos Aires, nella provincia di Santa Cruz.

Il parco nazionale, con i suoi oltre 130 chilometri quadrati, è di grandi dimensioni, come tant'altro in Argentina.



Come sparsi nel paesaggio.

Definire «impressionanti» gli alberi pietrificati sarebbe riduttivo. Alcuni dei tronchi, sparsi nel paesaggio spoglio, sono lunghi anche 35 metri e hanno un diametro di tre metri, senza contare radici né rami.

La pietrificazione avvenne all'incirca 150 milioni di anni fa; oggigiorno gli alberi dovrebbero avere intorno ai 1.000 anni. Ciononostante, dettagli come gli anelli annuali e i nodi sono facilmente individuabili. Talvolta occorre dare una seconda occhiata per assicurarsi che l'albero sia effettivamente pietrificato.



Una semplice deviazione trasformata in una lunga digressione.

Restiamo talmente affascinati da questo ambiente selvaggio che decidiamo di prolungare la nostra deviazione. Intendiamo seguire la strada che attraversa il parco nazionale e si ricongiunge dopo ben 300 chilometri alla Ruta 3, l'arteria principale che conduce verso sud. Il ranger del parco nazionale ci chiede più volte se abbiamo abbastanza gasolio e provviste e se, in caso di necessità, siamo in grado di gestire autonomamente eventuali emergenze. Perché non incontreremmo nessuno.

Riteniamo di essere attrezzati, e non ci pentiamo nemmeno per un secondo della decisione presa. Il paesaggio, infatti, è mozzafiato. Nel primo tratto la strada conduce verso un vulcano spento, per proseguire verso un altopiano. Lungo il percorso incontriamo ovunque mandrie di guanachi. La sera, mentre passeggiamo, incontriamo volpi e marà, parenti di porcellini d'India che, a differenza della volpe, sono molto timorosi.


Trascorriamo tre giorni in questa tratta remota. Esploriamo grotte e letti di fiumi asciutti, ci godiamo albe e tramonti. Ogni sera Mike si sdraia brevemente sotto l'Axor e ribalta la cabina di guida per assicurarsi che tutto sia a posto. Finora nessuna sorpresa: il viaggio può proseguire!


4-Xtremes – The World Tour.

Un viaggio senza precedenti.

Andrea e Mike sono in giro con il loro Axor da tre anni. "4-Xtremes - The World Tour": così i due ragazzi svizzeri hanno ribattezzato la loro avventura, iniziata a metà 2020, in cui hanno coinvolto anche la community di RoadStars! Resta aggiornato per non perdere nessuna delle mete mozzafiato raggiunte dai due avventurieri.

Le puntate attuali della serie «4-Xtremes – The World Tour» le trovi qui.

L'andamento del viaggio prima della traversata in Sud America lo trovi qui.


Foto: 4-Xtremes

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