Esclusivo: il primo Arocs utilizzato nella Repubblica Ceca per le operazioni di recupero e di traino dei veicoli

Veicolo e tecnica

Il supereroe della strada.

Trovarsi nel posto giusto al momento giusto per portare soccorso – è questo il compito del nuovo Arocs 3253 della Šimánek Auto.

Quattro assi, passo da 5.750 millimetri – la soluzione ideale per gli interventi di recupero.
Quattro assi, passo da 5.750 millimetri – la soluzione ideale per gli interventi di recupero.
Il giallo è un colore che non passa inosservato. Per illuminare l'area di intervento l'Arocs è dotato di numerosi fari di lavoro a LED a luce bianca.
Il giallo è un colore che non passa inosservato. Per illuminare l'area di intervento l'Arocs è dotato di numerosi fari di lavoro a LED a luce bianca.

Petr Šimánek è orgoglioso di poter utilizzare un autocarro che non ha eguali nella Repubblica Ceca: un Arocs 3253 utilizzato per le operazioni di recupero e di traino dei veicoli. «L'Arocs va a sostituire i carri attrezzi a tre assi; nonostante il sistema di scorrimento del carico di cui sono dotati, infatti, nel caso di alcuni veicoli incidentati questi carri attrezzi avevano evidenziato problemi di trazione sulle ruote anteriori. Per questa ragione, abbiamo scelto un Arocs a quattro assi nella versione di passo più lunga», spiega il responsabile della Šimánek Auto.

Se la differenza di prezzo tra una sovrastruttura con telaio a tre o a quattro assi è minima, l'utilizzabilità di un 8×4 risulta nettamente superiore. «Questo veicolo speciale non evidenzia problemi di trazione in nessuna circostanza, anche estraendo completamente il carrello, ad esempio per trasportare gli autobus».

Pur trattandosi di un Arocs, questo veicolo è equipaggiato con tutte le moderne tecnologie impiegate nel trasporto a lungo raggio, tra cui la MirrorCam e la plancia multimediale interattiva.

Particolarmente interessante nell'Arocs con motore OM 471 da 390 kW è l'assenza della frizione Turbo Retarder: al suo posto viene impiegato il cambio manuale automatizzato a 12 marce PowerShift 3. Petr Šimánek: «Questa combinazione si sposa perfettamente con le nostre esigenze, perché il sistema di trazione del veicolo non è coinvolto nelle operazioni di recupero, per le quali ricorriamo esclusivamente ai dispositivi integrati nella sovrastruttura, tra cui due verricelli telecomandati, un gancio e il carrello di sollevamento».


«Abbiamo scelto consapevolmente il modello più recente per restare il più a lungo possibile al passo coi tempi».

– Petr Šimánek


Gli stabilizzatori idraulici impediscono lo spostamento del veicolo durante gli interventi.
Gli stabilizzatori idraulici impediscono lo spostamento del veicolo durante gli interventi.
Due pannelli di controllo collocati rispettivamente a destra e a sinistra e un radiocomando – una garanzia di flessibilità, soprattutto quando vengono utilizzati due o più automezzi.
Due pannelli di controllo collocati rispettivamente a destra e a sinistra e un radiocomando – una garanzia di flessibilità, soprattutto quando vengono utilizzati due o più automezzi.
Tutte le cinghie per il trasporto e le attrezzature hanno un alloggiamento dedicato nella sovrastruttura, …
Tutte le cinghie per il trasporto e le attrezzature hanno un alloggiamento dedicato nella sovrastruttura, …
… in modo da predisporre in modo rapido e lineare tutti gli equipaggiamenti richiesti per affrontare anche gli interventi più impegnativi.
… in modo da predisporre in modo rapido e lineare tutti gli equipaggiamenti richiesti per affrontare anche gli interventi più impegnativi.
Nella sovrastruttura realizzata dall'allestitore italiano Omars c'è spazio per ogni attrezzatura. Anche per il tamburo con dispositivo di riavvolgimento automatico e sistema di raffreddamento.
Nella sovrastruttura realizzata dall'allestitore italiano Omars c'è spazio per ogni attrezzatura. Anche per il tamburo con dispositivo di riavvolgimento automatico e sistema di raffreddamento.

Sovrastrutture su misura made in Italy.

Il mercato europeo offre un'ampia gamma di allestitori che si occupano della realizzazione di sovrastrutture di questo tipo, ma per la nuova Stella della sua flotta Petr Šimánek ha deciso di affidarsi all'italiana Omars. «Sebbene tra le aziende che conosco la Omars sia la più cara, la qualità dei suoi prodotti è massima e anche esteticamente le sue sovrastrutture sono impeccabili. Su questo Arocs, ad esempio, la zavorra da 10 tonnellate è collocato in posizione nascosta dietro la cabina, mentre nelle sovrastrutture realizzate da altri allestitori il carico viene sistemato direttamente sul telaio. Una soluzione, questa, che non solo è antiestetica ma non garantisce neanche la sicurezza prevista dalle zone a deformazione programmata».

La configurazione della sovrastruttura è frutto del lavoro congiunto tra i professionisti della Šimánek Auto e la rappresentanza ceca della CZ Hartmann, con cui collaborano da molto tempo.



Sul luogo dell'incidente.

Durante le operazioni di recupero l'ultima parola spetta a Václav «Venda» Sýkora, il braccio destro di Šimánek. Il secondo conducente dell'Arocs è Ondra Šimánek.

«Decidiamo quale veicolo utilizzare per effettuare le operazioni di soccorso in base all'entità del danno», spiega Venda. «I nostri due veicoli speciali 8x4 sono pensati per gli interventi più complessi, in cui è possibile eseguire le operazioni di recupero sistemando l'automezzo su una superficie stabile. In situazioni del genere, per assicurare il veicolo coinvolto nell'incidente spesso i due veicoli vengono utilizzati insieme. Dobbiamo ridurre al minimo il rischio di eventuali danni prodotti nel corso del nostro intervento».

Chi prende le decisioni?

«In azienda il responsabile, fuori normalmente sono io a decidere», spiega Venda strizzando l'occhio. «Sul luogo dell'incidente è il responsabile delle operazioni a stabilire in che modo deve essere recuperato il veicolo e in quale sequenza eseguire le singole operazioni». Prima di iniziare il traino, è necessario alimentare aria compressa nell'impianto frenante del veicolo danneggiato. In caso di danneggiamento del cambio o quando il veicolo viene trainato sull'asse anteriore con l'ausilio del carrello di sollevamento, l'albero cardanico deve essere sganciato e spesso è necessario trasbordare la merce trasportata e scollegare il rimorchio o il semirimorchio.


Il carrello per trainare i veicoli sull'asse anteriore o sull'asse posteriore. Per prima cosa è necessario estrarre il braccio …
Il carrello per trainare i veicoli sull'asse anteriore o sull'asse posteriore. Per prima cosa è necessario estrarre il braccio …
… per posizionarlo successivamente sotto il veicolo che deve essere trainato.
… per posizionarlo successivamente sotto il veicolo che deve essere trainato.
Il telaio amovibile costituisce la parte interna del carrello. Pesa circa 120 chilogrammi e viene smontato prima di riprendere la marcia.
Il telaio amovibile costituisce la parte interna del carrello. Pesa circa 120 chilogrammi e viene smontato prima di riprendere la marcia.
Le ruote vengono fissate alla parte posteriore del telaio, e il tutto viene assicurato utilizzando perni di lunghezza e di diametro diversi.
Le ruote vengono fissate alla parte posteriore del telaio, e il tutto viene assicurato utilizzando perni di lunghezza e di diametro diversi.
Le ruote dei veicoli da trainare devono essere fissate con attenzione. L'incidente in molti casi provoca anche il danneggiamento dell'impianto frenante.
Le ruote dei veicoli da trainare devono essere fissate con attenzione. L'incidente in molti casi provoca anche il danneggiamento dell'impianto frenante.
Si parte: il veicolo viene portato in officina per l'esecuzione degli interventi di riparazione o nel deposito dell'azienda.
Si parte: il veicolo viene portato in officina per l'esecuzione degli interventi di riparazione o nel deposito dell'azienda.

Il carrello posteriore è stato realizzato appositamente per il nostro veicolo. «È costituito da un braccio estraibile che possiamo utilizzare come gru, come estensione per le rotelle oppure, dopo aver applicato gli appositi pattini, anche per sollevare le ruote dell'asse anteriore, in modo che il veicolo possa essere trasportato con l'asse anteriore sollevato». Per Venda e i suoi colleghi assicurare il veicolo da trainare è un'operazione di fondamentale importanza: «Dobbiamo evitare in tutti i modi il distacco dei carichi non frenati».

E poi si parte verso l'officina. Giusto?

I veicoli coinvolti negli incidenti vengono portati direttamente nelle officine autorizzate per gli interventi di riparazione o nel deposito della Šimánek Auto – mentre nel caso dei veicoli stranieri il veicolo viene trattenuto fino al pagamento. «Questa situazione si verifica abbastanza spesso», racconta Venda. «Soprattutto con gli autocarri provenienti dall'Europa orientale. Un volta ci è capitato di dover riparare l'autocarro di un conducente ucraino, operazione che ha richiesto 27 giorni. Dal momento che la cabina di guida era danneggiata, lo abbiamo sistemato in una pensione qui vicino e gli abbiamo procurato una bicicletta, in modo che potesse almeno dare un'occhiata in giro».


L'arte di trovare una soluzione a qualsiasi problema.

Trainare un veicolo richiede esperienza. Le circostanze cambiano ad ogni intervento ed ogni volta le soluzioni richieste sono diverse. Accennando un sorriso, Venda racconta: «Finora tutti gli interventi eseguiti sono stati coronati dal successo. È sempre una questione di fisica: noi utilizziamo il principio della carrucola. Se un veicolo da solo non è sufficiente, ne utilizziamo un altro. E se non basta neanche questo, possiamo fare affidamento sulla nostra gru».

Con il nuovo Arocs e la sua sovrastruttura da 110 t realizzata dalla Omars, la Šimánek Auto è l'unica azienda che possiede un equipaggiamento tecnico simile nel Sud della Repubblica Ceca.


Petr e Ondra Šimánek, padre e figlio, sono giustamente orgogliosi del loro nuovo Arocs.
Petr e Ondra Šimánek, padre e figlio, sono giustamente orgogliosi del loro nuovo Arocs.
Un team affiatato: Václav «Venda» Sýkora e Ondra Šimánek.
Un team affiatato: Václav «Venda» Sýkora e Ondra Šimánek.

Il Truck è il nostro biglietto da visita.

Petr Šimánek, responsabile dell'azienda, ha una grande esperienza alle spalle. «Da sempre le autovetture che abbiamo venduto dovevano talvolta essere trasportate. E dal momento che possedevamo già l'attrezzatura necessaria per eseguire queste operazioni, ci siamo rivolti alle compagnie assicurative con cui avevamo già collaborato in passato. Già all'epoca erano sorprese della qualità e della completezza delle nostre attrezzature. Così un po' alla volta abbiamo iniziato a collaborare nelle operazioni di recupero e di traino dei veicoli».

I punti forti dell'azienda: equipaggiamenti adeguati, veicoli affidabili e di elevata qualità sempre in condizioni impeccabili e riconoscibili anche da lontano, il tutto completato da una condotta estremamente professionale. «Svolgiamo il nostro lavoro con una professionalità difficilmente uguagliabile; è per questo che è importante che questo aspetto traspaia anche all'esterno. Da ogni punto di vista», spiega Petr Šimánek, che aggiunge: «In futuro abbiamo in programma di ampliare la nostra flotta con un veicolo dotato di trazione integrale. E certamente la scelta ricadrà di nuovo su un Arocs».


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