Actros e Unimog: Pasqualino Rinaldi ha due veicoli Mercedes-Benz

Economia & Logistica

Un vero appassionato.

Pasqualino Rinaldi non si affida a Mercedes-Benz solo nel lavoro. Nel tempo libero viaggia con un Unimog.



All’una di notte, Pasqualino Rinaldi è pronto al volante del suo Actros 1853 per caricare latticini e ortofrutta alla piattaforma logistica di Magione, in provincia di Perugia, di una grande catena di supermercati. Egli è ben conosciuto in questa piattaforma logistica, perché è stato uno dei primi padroncini a lavorarci fin dalla sua costruzione. «Lavoro da anni nella consegna di alimentari a temperatura controllata nei supermercati dell’Italia centrale e da qua parto ogni giorno per i punti vendita delle Marche».



30 anni di passione.

Pasqualino non vive però a Perugia, ma nella confinante provincia di Terni, dove ha iniziato a guidare i camion trent’anni fa. «Per pura passione», chiarisce.

All’inizio ha lavorato per pochi mesi, come autista dipendente, poi come imprenditore monoveicolare. Già prima delle due del mattino, Pasqualino mette in moto e parte per il suo giro quotidiano di consegne. Il percorso comprende strade miste: superstrada, strade di montagna e percorsi urbani. «A quell’ora il traffico è scarso e intorno alle sette del mattino ho già svuotato il semirimorchio. Ho le chiavi dei magazzini che devo rifornire, quindi sono completamente autonomo nello scarico, grazie anche al transpallet elettrico e alla sponda caricatrice posteriore».



Prima le consegne, poi il ritiro.

Dopo avere scaricato l’ultima pedana, è il momento di riposare: «La cabina dell’Actros è ampia e comoda, pure durante le calde giornate d’estate, grazie al climatizzatore che lavora anche col motore spento». Verso le 10.30, Pasqualino rimette in moto l’Actros per svolgere il secondo compito della giornata: ritirare i prodotti dai fornitori, che poi porta alla piattaforma logistica di Magione, dove arriva nel pomeriggio dopo avere fatto una sosta per il pranzo. L’Actros di Pasqualino compie questa routine sette giorni su sette: «Posso fornire un servizio continuo grazie a Nando Lupi, un autista che collabora con la mia azienda. Una settimana compio quattro viaggi io e tre lui, la settimana seguente il contrario».


Tutto è cominciato con un SK.

Pasqualino è un vero appassionato della Stella: «Ho acquistato il primo camion Mercedes-Benz all’inizio della mia attività, era un SK 1932; poi sono passato all’Actros, che ho seguito nell’intera evoluzione, dal primo Actros 1843 a questo». La passione per Mercedes‑Benz è evidente anche dall’esterno, perché un’enorme Stella decora le pareti e il retro del semirimorchio, con la bandiera a scacchi della F1.

Ma c’è un terzo elemento che lega l’autotrasportatore umbro a Mercedes‑Benz: l’Unimog: «Lo uso nei terreni che coltivo nel tempo libero con olivi e ortaggi, ma anche per rifornire l’Actros con l’urea, grazie a una cisternetta sul cassone.»



Un Unimog per il tempo libero.

È un Unimog 406 del 1976, che Pasqualino ha comperato usato: «L’acquisto di questo veicolo ha una storia particolare. Apparteneva a un’impresa edile che aveva sede vicino a casa mia e quando chiesi di acquistarlo pretesero una cifra troppo alta e rinunciai. Poi quell’azienda chiuse e un commerciante acquistò tutti i macchinari in blocco. Un giorno, mio cognato vide un Unimog in vendita in un piazzale di Firenze, mi mandò la foto e riconobbi proprio quel veicolo, che riuscii ad acquistare per una cifra ragionevole. Così, è ritornato a Terni, a pochi passi da dove ha lavorato per anni».


Fotografie: Michele Latorre, Pasqualino Rinaldi

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