Finale del RoadStars Trophy 2018 – Tutti al Nürburgring

RoadStars Trophy 2018 – Reportage, Parte III

Verdetto sul filo di lana.

Un bel viaggio via terra, un rilassante trasferimento aereo e poi di nuovo pronti a dare il massimo – i finalisti del RoadStars Trophy 2018 tengono alto l'umore.


“Mind Full”, l'ultimissima prova del RoadStars Trophy 2018 sta per iniziare. Sulla lavagna compare una lista di 30 termini relativi agli autocarri; poi i partecipanti hanno tre minuti per richiamarli alla memoria e scriverne il maggior numero possibile. «L'umore è alle stelle, ma siamo comunque tutti un po' tesi. Chi è in testa? Nessuno lo sa. Meglio continuare a dare il massimo», dice Alex. Seduto davanti a lui c'è “Schmiddi”, la piccola mascotte che già aveva accompagnato Andreas e Fabian, i vincitori della passata edizione. Porterà fortuna anche a lui e a Roland?

Tutti hanno alle spalle una lunga giornata. Si inizia come sempre con la colazione in albergo. Ben rifocillati, si va poi alla stazione di servizio Repsol di Sitges, dove cinque Actros e due Arocs sono già pronti ad affrontare il viaggio per l'aeroporto sulla leggendaria litoranea C-31. La stanchezza scompare – guidare qui è l'evento clou per tutti!



Costeggiando il Mediterraneo.

L'ora di punta è ormai passata e i sette autocarri riescono a imboccare la rotatoria tutti in fila, senza altri veicoli tra di loro. All'arrivo all'aeroporto c'è grande entusiasmo. Daniel: «Forte, davvero – la strada era un po' stretta, ma la vista sul Mediterraneo è indescrivibile!» «Con un quattro assi le curve sono senz'altro un po' troppo strette», aggiunge Marek. sorridendo e battendo sulla spalla di Daniel. Cosmin: «Guidare in colonna con sette autocarri su questa litoranea è stata un'esperienza da pelle d'oca!»

Sull'aereo i partecipanti si rilassano. Atterrano a Francoforte, dove ad accoglierli trovano temperature spagnole: 29 gradi e un radioso cielo azzurro. Tre navette del RoadStars Trophy portano i 14 finalisti ai loro nuovi alloggi sull'altopiano dell'Eifel, vicinissimo al Nürburgring.



Prova decisiva.

Adesso nella sala riunioni regna un silenzio di tomba. Chi riuscirà a memorizzare meglio i 30 termini? «Tre, due, uno – via» – le mine delle biro volano sui foglietti, nell'aria il bisbiglio dei suggerimenti tra compagni di squadra. «Manca un minuto», il direttore di gara è inflessibile. Gli altri ne avranno già scritti di più? «Dieci secondi ... e fine!» Questa era l'ultima prova del RoadStars Trophy 2018 e i conti, come sempre, si fanno al termine dei giochi. «Le squadre sono tutte molto vicine, sarà l'ultimo risultato a fornire il verdetto», aveva rivelato la mattina il direttore di gara Christopher. Chi vincerà?

La giornata si conclude intorno al falò. Seduti intorno al fuoco, i 14 amici guardano i tizzoni ardenti e raccontano di sé mostrandosi l'un l'altro foto personali. La moglie e i figli, l'autocarro, momenti di vita … storie affettuose, emozionanti, piacevoli, commoventi. «Il bello del RoadStars Trophy sono naturalmente le prove legate alla guida di un autocarro, prove che tutti noi amiamo. Ma è anche e soprattutto il gruppo di persone che abbiamo conosciuto qui e con cui abbiamo fatto amicizia. Ciò che conta è quello che abbiamo in comune, e le differenze tra di noi sono uno stimolo. Credo che l'Europa non sia mai stata una realtà così viva», racconta Cosmin.



Abbiamo vinto tutti.

Agitazione, nervosismo, un cicalare insistente – è ora della premiazione. È sabato mattina e davanti allo stand Mercedes-Benz, al Truck Grand Prix del Nürburgring, si sono radunate centinaia di spettatori. Il presentatore Dirk fa un breve resoconto dei giorni trascorsi in Spagna e fa proiettare un filmato sul grande schermo bianco – infine chiama i 14 finalisti sul palco. Ci siamo!

Terzo posto per Tim e Christian del Belgio, secondo posto per Matteo e Mirko, Italia, e la vittoria del RoadStars Trophy 2018 ai difensori del titolo: Alex e Roland per la Svizzera! Christian: «La cosa più importante è esserci incontrati qui. Siamo tutti vincitori. Abbiamo trovato degli amici per la vita, e abbiamo passato insieme una settimana che di certo non dimenticheremo mai.»



Foto: Sebastian Vollmert
Video: Martin Schneider-Lau

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