Truck Trophy Qualifying 2016 – Reportage degli eventi
Truck Trophy 2017 Qualifying
Le qualificazioni per la finale del Truck Trophy 2017 si tengono in sei Paesi. Mercedes-Benz Trucks cerca i due migliori rappresentanti della sua nazione.
I vincitori.
Non si finisce mai di imparare.
Non fermarsi mai.
Mai viaggiare senza la Stella
Faccio l'impossibile all'istante
La sicurezza prima di tutto!
A Day without Trucks is a losing Day!!
Cercare sempre di andare più avanti degli altri, senza per questo sforzare eccessivamente il veicolo.
La fase di qualificazione belga del Truck Trophy Mercedes-Benz si è già tenuta nel fine settimana del 26 e 27 novembre a Bruges. È stata un'appassionante manifestazione di due giorni durante la quale non si è combattuto solo per i due posti alla finale, ma si sono stretti forti legami di amicizia tra i dieci partecipanti. Kris Langers di Maaseik e Kevin Staes di Lokeren ne sono usciti vincitori e l'anno prossimo rappresenteranno il nostro Paese alla finale. Il luogo in cui si svolgerà l'evento non è ancora stato reso noto.
Nel corso delle due giornate di qualificazione, i dieci partecipanti
hanno dovuto superare varie prove sia fisiche che intellettuali,
dimostrando anche le loro abilità nel gioco di squadra.
Prove su misura per uomini coraggiosi.
Il primo confronto è stato un test in cui a giocare un ruolo importante non sono stati solo forza e tecnica, ma anche il coraggio dimostrato dai partecipanti. I dieci candidati, dopo una breve esercitazione, si sono dovuti cimentare l'uno contro l'altro in una prova di arrampicata. Uno dei tre partecipanti valloni, Raphael Claus, si è rivelato il più veloce di tutti portando a termine il percorso tecnico sulla parete del centro sportivo Flandern di Bruges in soli 36,01 secondi. Il suo risultato ha superato di poco quello di Kris Langers che, grazie ai 36,31 secondi di questa prima prova, si è piazzato per la prima volta tra i candidati per la finale. Tra gli altri partecipanti, l'unico ad avvicinarsi a questi due scalatori è stato Wesley Moreels, che ha realizzato un tempo di 41,08 secondi.
Esercizio di memoria.
Alla seconda prova ai partecipanti sono stati letti alcuni termini relativi agli autocarri che avrebbero dovuto memorizzare e scrivere successivamente. Il cosiddetto «Dettato del camionista» aveva lo scopo di mettere alla prova le facoltà mentali e il livello di conoscenza degli autocarri dei finalisti belgi. Il compito sembrava tagliato su misura per Kris Langers, tanto che il limburghese ha vinto anche in questo caso. Tuttavia ha dovuto condividere il primo posto con David De Keyser, per il quale questo tipo di gironi preliminari non ha più alcun segreto. Lo scorso anno, il concorrente originario di Lokeren si è qualificato per la finale internazionale in Romania e ha deciso di tentare la sorte nuovamente anche quest'anno. Kevin Staes, dal canto suo, dopo un debole inizio nella prova di arrampicata (9° posto) ha conseguito un terzo posto nel «Dettato del camionista», che però ha dovuto condividere con Samuel Pierquin.
Gioco di squadra, per favore.
Dopo le prime prove individuali, ogni partecipante ha dovuto dichiarare quale fosse, secondo la sua opinione, il miglior giocatore di squadra. Questa prova è stata vinta da David De Keyser. Raphael Claus e Tom Kerckaert gli hanno fatto compagnia sul podio in questo sondaggio di popolarità che rappresentava anche una perfetta introduzione al test successivo, dove infatti le doti di forza e lavoro di squadra erano determinanti.
Tira!
I partecipanti sono stati suddivisi arbitrariamente in due squadre che hanno dovuto sfidarsi in una competizione ormai fuori moda: il tiro alla fune. Per un massimo di due volte, le due squadre hanno avuto l'occasione di provare a trascinare i loro colleghi dal lato opposto della riga. Un compito che il team composto da Wesley Moreels, Kevin Staes, Kris Langers, Raphael Claus e Jean-François Fiviez ha assolto per ben due volte. E grazie al quale i due vincitori finali hanno raccolto punti importanti.
Stringere legami.
Dopo una giornata durissima è arrivato il momento di concedersi un po' di relax. L'intero team si è trasferito nel centro della città di Bruges, insieme a una guida che aveva programmato una formidabile e bellissima passeggiata per la «Venezia del nord». La passeggiata, tra l'altro, ha risollevato anche gli animi: una cosa niente affatto superflua dopo la pesante competizione del giorno. Con un «Brugse Zot» come aperitivo alla prima occasione a Bruges, il piatto principale in un secondo ristorante della città e il dessert in un terzo locale, Mercedes-Benz ha interpretato in modo molto originale il concetto di «Walking Dinner». Inoltre Jozef Schonkeren, che fino ad allora aveva mantenuto alto il morale, si è dimostrato un vero e proprio «istrione», con un'autentica predilezione per l'esemplare che ama riposarsi sui cartelli della A12 a Breendonk.
Corsa dei truck sul filo del rasoio.
La domenica mattina si sono alzati dal letto tutti freschi e pronti ad affrontare le prove decisive in programma per questo girone di qualificazioni belga. Nel primo test i partecipanti dovevano pilotare un modellino di Actros lungo un percorso prestabilito e anche sostituire il semirimorchio lungo il tragitto. Prima della gara, i partecipanti hanno potuto esercitarsi ampiamente con un «autocarro con la Stella» di dimensioni piuttosto ridotte per i loro gusti. Stranamente, in questi test, Kevin Staes si è mantenuto molto in disparte. L'abile camionista di Lokeren è rimasto stoicamente seduto sulla sua sedia per poi nella gara... registrare facilmente il tempo più veloce. A quanto pare Kevin, che ha un passato da gamer, possiede molte di queste abilità. Ha battuto Tom Kerckaert e Kris Langers, che nuovamente hanno raccolto quasi senza farsi notare altri punti per l'importante conteggio finale.
Uomini dai mille talenti.
Il test successivo era il cosiddetto «Taboo del camionista». Divisi in coppie, i partecipanti hanno dovuto a turno spiegare, disegnare e mimare alcuni termini. Kevin Staes e David De Keyser hanno portato a termine il compito in un batter d'occhio raggiungendo risultati eccellenti. In questo modo hanno battuto Bart Van Roy e Wesley Moreels, arrivati secondi, mentre i valloni-fiamminghi occidentali Allianz Raphael Claus e Tom Kerckaert hanno conseguito un fantastico terzo posto nonostante l'handicap linguistico.
Sulle orme di Milanov.
In conclusione, l'aspetto della classifica finale ha dovuto essere deciso con la gara del lancio della guarnizione del freno. Prima però i partecipanti hanno potuto vedere una dimostrazione di Philip Milanov, un ospite «casualmente di passaggio». Il cittadino di Bruges con radici bulgare, che dal 2015 grazie a un secondo posto ai campionati europei e mondiali viene annoverato tra i campioni mondiali del lancio del disco, ha dato il buon esempio. Successivamente anche i dieci finalisti del Truck Trophy hanno preso in mano la guarnizione del freno. Bart Van Roy è risultato nettamente vincitore con un lancio di 15,04 metri. Sulla sua scia si è collocato ancora una volta Kris Langers che ha lanciato la guarnizione del freno a 13,35 metri di distanza, concludendo il Truck Trophy del Belgio al primo posto. Wesley Moreels è arrivato terzo con un lancio di 12,4 metri che gli ha pur sempre fruttato un terzo posto nella valutazione finale, mentre Kevin Staes grazie al quarto posto ha conquistato la sua seconda posizione nella classifica generale.
Un'esperienza indimenticabile.
La qualificazione belga per il Truck Trophy è stata giudicata all'unanimità dai partecipanti come un'esperienza indimenticabile. Al pranzo conclusivo nel centro di Bruges, tutti hanno dichiarato che in queste due giornate si sono superati e che l'evento è andato oltre ogni loro aspettativa.
La proclamazione dei due vincitori lungo i canali di Bruges è stata accolta con entusiasmo da tutto il gruppo. È chiaro che in questi due giorni è nata una vera comitiva di amici appassionati del marchio con la Stella. Con Kris Langers e Kevin Staes, il Belgio porta alla finale del prossimo anno un tandem straordinariamente forte. Il luogo in cui si terrà l'evento non è stato ancora reso noto. Entrambi i finalisti non sono solo particolarmente forti singolarmente, ma possiedono qualità che si completano, tanto che l'intero gruppo belga già adesso aspetta con trepidazione di vedere i risultati dei due vincitori il prossimo anno nella competizione tra i vari Paesi.
Foto: Jozef Schonkeren
La competizione ha messo alla prova coraggio e forza, abilità e raziocinio, ma anche spirito di squadra dei conducenti. Lodewijk Blokland e Pascal van den Oetelaar sono i vincitori della finale nazionale!
Lodewijk Blokland
Età: | 38 anni |
Camion corrente: | Volvo FH 12 8x4 480 CV e tre assi x appendere oggetti ornamentali |
Settore d'impiego: | Convoi exeptoneel |
Lingue: | Tedesco, Inglese, Olandese |
Esperienza professionale in anni: |
13 anni |
Venerdì, 11 novembre: nel parcheggio del Castello Kerckebosch, nella cittadina olandese di Zeist, è buio e fa freddo. L'Actros rosso Mercedes-Benz in versione RoadStars Limited Edition è parcheggiato con le luci accese; urla e strepiti risuonano per il piazzale. 17 autisti si cimentano nel tiro alla fune, cercando ognuno di portare la squadra avversaria al di qua della linea. La finale nazionale del Truck Trophy 2016 è in pieno svolgimento. La gara internazionale tra autocarri Mercedes-Benz è ormai giunta alla sua terza edizione, ma quest'anno si tengono per la prima volta anche le qualificazioni nazionali.
L'11 e il 12 novembre, il Castello Kerckebosch di Zeist ha fornito lo scenario a questa fase eliminatoria. Tra i candidati che avevano presentato domanda su RoadStars, la piattaforma online per camionisti di Mercedes-Benz Trucks, erano stati scelti i 17 autisti che a Zeist hanno partecipato alla gara di qualificazione alla finale internazionale del Truck Trophy 2016. La selezione olandese comprendeva i seguenti partecipanti: Danny Aarts, Danny Bathoorn, Maikel Bierstekers, Michael Bloemzaad, Lodewijk Blokland, Daniel Dassen, Klaas Greving, Jeffrey van Iersel, Kees-Jan Nieuwenhuis, Martin Quist, Sjaak Schreurs, Edwin Sloove, Jarno van Breda, Marthijn van den Bulk, Pascal van den Oetelaar, Roel Verduijn e Corne Verkooijen.
Il Truck Trophy di Mercedes-Benz Trucks non è una competizione
in cui si vincono grandi premi. Al centro del Truck Trophy ci sono
divertimento e spirito di squadra. Nella finale nazionale, ad esempio,
le prove sono tutte a terra. La finale internazionale all'estero ruota
invece molto di più intorno all'abilità nella guida. L'anno scorso la
finale del Truck Trophy 2015 è stata disputata in Romania. Laggiù i
finalisti hanno dovuto cimentarsi per tre giorni con l'Actros in
montagna, su strade extraurbane e nelle più svariate manovre presso un
aeroporto abbandonato. La sede della finale di quest'anno, che riunirà
i rappresentanti di Germania, Polonia, Svizzera, Romania, Belgio e
Paesi Bassi, è ancora segretissima.
Per la finale nazionale, le prove che gli autisti hanno dovuto superare erano suddivise nella categorie coraggio e forza, abilità e raziocino nonché spirito di squadra. Per aggiudicarsi la vittoria nazionale, gli autisti hanno dovuto dimostrare la propria supremazia in ogni categoria. I concorrenti sono stati suddivisi in gruppi estratti a sorte, ma il programma prevedeva anche prove individuali. La prima è stata la pista giocattolo Trophy Truck. Armati di telecomando, i partecipanti hanno dovuto guidare gli Actros in miniatura il più velocemente possibile lungo il percorso. Gli errori venivano convertiti in secondi di penalità e ad aggiudicarsi la gara è stato il miglior tempo. Lo spirito agonistico si è fatto subito palpabile e ha fatto registrare tempi veloci sul giro, che, a dire il vero, erano molto vicini tra loro. Il divertimento si è fatto strada sin dall'inizio. Quando si mettono insieme 17 autisti, sembra di essere ad una serata di addio al celibato, almeno così ha descritto l'atmosfera Jeffrey van Iersel.
La seconda prova in programma è stato il “Taboo del camionista”.
Divisi in coppie, gli autisti hanno dovuto a turno spiegare, mimare o
disegnare al compagno di squadra diversi termini tecnici del mondo
degli autocarri. Più facile a dirsi che a farsi. Provate a mimare il
verbo “accelerare”. Dare gas, guidare più veloci o premere
l'acceleratore sono forse ancora concetti a portata di mano, ma
accelerare? Di punti non ne sono stati raccolti moltissimi, ma in
compenso si è riso parecchio. Dopo una breve pausa, è giunto il
momento del “dettato del camionista”, che tanti autisti temevano. Ma
con una birra in mano, nemmeno un dettato può essere tanto malvagio.
Per due minuti è stato letto ad alta voce un elenco di termini tecnici
legati agli autocarri. La prova richiedeva agli autisti di tenerne a
mente il maggior numero possibile e successivamente di scriverli.
Subito dopo il programma prevedeva una prova fisica. Fuori era già
pronta la corda per il tiro alla fune e la sfida poteva iniziare. Con
grida sonore gli autisti hanno potuto mettere in campo i loro “cavalli
vapore”.
Terminata questa sfida, il programma contemplava un momento di riposo. A bordo dei due veicoli RoadStars, i partecipanti sono stati condotti al centro convegni DeFabrique di Utrecht. Là era prevista una visita alle Escape Rooms su un'isola carceraria. Dopo un'ora e mezza di prove fisiche, tattiche e tecniche, gli autisti hanno trovato ad attenderli una cena squisita, al termine della quale si è tenuta la votazione segreta. Ogni partecipante ha potuto nominare altri due concorrenti per la finale internazionale.
Tornati al Kasteel Kerckebosch di Zeist, i partecipanti sono rimasti
piacevolmente a lungo intorno al caminetto aperto del delizioso bar
del castello. Anche l'ottima colazione della mattina successiva è
stata sicuramente apprezzata da tutti. Successivamente i partecipanti
si sono trasferiti alla palestra di arrampicata “Mountain Network” di
Nieuwegein, dove erano previste le prove di sospensione e arrampicata
nonché il gioco finale. Per raccogliere punti, gli autisti dovevano
arrampicarsi rapidamente sulla parete e poi rimanere sospesi a due
soli appigli il più a lungo possibile. È stata una versa sfida,
soprattutto per chi temeva l'altezza. Ma alla fine tutti hanno
dominato la parete. Durante la pausa a base di caffè e torta di mele,
i concorrenti si sono intrattenuti con discorsi profondi sul senso
della vita per un conducente di autocarri. Lo stereotipo dell'autista
burbero e tutt'altro che in forma è stato nettamente smentito dalla
finale nazionale. In forma lo erano tutti, e si è sempre conversato
per bene! Dopo la pausa i partecipanti sono stati di nuovo divisi in
gruppi. Era arrivato il momento del gioco finale. Ogni squadra aveva
10 minuti di tempo per scalare la parete di arrampicata il maggior
numero di volte possibile e da quell'altezza lanciare una palla sul
bersaglio del Truck Trophy.
Verso le 13.00 il pranzo era pronto, mentre ancora venivano valutati
gli ultimi punti per la classifica generale. Nel punteggio complessivo
sono confluiti anche i moduli con cui gli autisti si sono valutati
reciprocamente. Come ricordo della finale nazionale, ogni partecipante
ha ricevuto un attestato e una medaglia. Ai vincitori sono stati
inoltre consegnati una grande coppa e la divisa arancione della
squadra olandese. Il titolo di “Miglior autista olandese” è andato a
Lodewijk Blokland dell'impresa di trasporti pesanti e speciali Van der
Vlist. Pascal van den Oetelaar, della ditta Van Schijndel
Transmission, ha ottenuto il secondo posto. I due comporranno la
squadra olandese che difenderà l'onore dei Paesi Bassi alla finale del
Truck Trophy 2016!
L'anno scorso i due partecipanti olandesi al Truck Trophy 2015 si
sono piazzati al primo (a pari merito con un altro concorrente) e al
terzo posto. Lodewijk e Pascal dovranno quindi misurarsi con
un'asticella particolarmente alta. Lodewijk è comunque fiducioso:
«Pascal e io siamo una buona squadra, perché ci completiamo a vicenda.
Proprio le prove in cui io sono andato peggio, lui le ha superate
benissimo, e viceversa. Per questo, penso che abbiamo ottime
possibilità di vincere. Di sicuro ci piazzeremo nei primi tre, ne sono
convinto!» Pascal sprizza ancora entusiasmo per il suo secondo posto.
«Non mi aspettavo di vincere un premio», dichiara. «Tornare a casa con
il secondo premio mi ha davvero sorpreso!»
Coraggio e forza, abilità e raziocinio e senso di squadra: i
dieci partecipanti tedeschi al Truck Trophy Qualifying di Amburgo
hanno dato il massimo. Il duo per la finale è stato scelto.
Quasi dieci metri di altezza non sono pochi. Poi bisogna anche
girarsi, guardare giù e far cadere la palla sul bersaglio. I dieci
partecipanti all'evento tedesco del Truck Trophy Qualifying hanno
portato a termine tutti i compiti richiesti, anche salendo su una
parete per arrampicata ad un'altezza impressionante. Coraggio e forza,
abilità e raziocinio nonché senso di squadra erano le qualità
richieste.
Dieci conducenti, due posti in finale.
Dieci conducenti di autocarri, nove uomini e una donna, si sono
presentati alla selezione tedesca per la finale del Truck Trophy. Alla
fine, per i due posti disponibili alla finale internazionale dell'anno
prossimo, sono stati scelti Andreas Amrhein (31, Rodenbach) e
Alexander Sehl (26, Ammerbuch). Ma in fondo ognuno dei dieci
partecipanti tedeschi aveva già vinto. Selezionati con un sorteggio
tra centinaia di candidati, hanno potuto vivere un fine settimana
indimenticabile che non è facile da eguagliare per azione e
adrenalina.
Nuove sfide.
«È stata un'esperienza straordinaria. Ho cominciato semplicemente ad arrampicarmi. E all'improvviso mi sono ritrovato su in cima», ha dichiarato Uwe Loeffler da Hanau, appena rimessi i piedi sulla terraferma.
Oltre alle sfide sulla parete per arrampicata, nel 1° giorno delle qualificazioni si è trattato anche di dimostrare abilità, raziocinio e capacità di comunicare con gli altri. Mentre il tempo scorreva veloce, i conducenti hanno dovuto ad esempio pilotare un Actros in miniatura telecomandato verso un semirimorchio, agganciarlo e guidarlo fino al traguardo.
Nonostante tutta l'ambizione che ha portato i partecipanti alle qualificazioni ad Amburgo, c'era qualcosa di più importante della competizione per i posti alla finale. «Volevo soprattutto divertirmi», ha dichiarato Alexander Sehl, selezionato per la finale. Alla fine c'è riuscito davvero.
Azione a volontà.
Anche il programma serale è stato ricco di azione. «Sempre più in alto, più avanti e più follemente», era il motto dello spettacolo di sport estremi "Night of Freestyle" a cui i dieci hanno assistito nella Barclaycard Arena di Amburgo. Hanno visto vari stuntmen esibirsi in acrobazie mozzafiato con moto enduro, dune buggy o spazzaneve. «Mio genero non smette di guardarle», ha raccontato Peter Eitler, dopo avergli inviato le prime immagini dal suo smartphone. A sorpresa, durante la pausa, c'è stata anche la possibilità di incontrare personalmente i due piloti tedeschi dello show, Kai Haas e Lukas Weis.
Grande emozione.
Il secondo giorno si è svolto totalmente nel segno delle prove di "ginnastica mentale" e sul tema degli autocarri. I trucker hanno raccolto punti negli esercizi "Truck-Tabu" e "Truck-Diktat" in cui dovevano spiegare, indovinare e memorizzare alcuni concetti.
Al mattino per i partecipanti c'era già stata grande emozione con un "Exit Game". Qui era richiesta la loro capacità di raziocinio e di risolvere insieme gli indovinelli per aprire le porte di stanze chiuse a chiave. Con molto intuito e spirito di squadra, i team di partecipanti sono riusciti a liberarsi.
«Alcuni guidano, gli altri seguono», ha commentato Guido Baumann,
che essendo amburghese giocava praticamente in casa nella città
anseatica, riassumendo lo spirito del Truck Trophy Qualifying. Nelle
due giornate di qualificazioni i partecipanti sono diventati una forte
squadra che ha voglia di incontrarsi di nuovo molto presto.
Vincitori meritevoli e nuovi amici.
«Impegnatevi al massimo. Adesso dovrete lottare anche per noi fino alla finale», ha detto Peter Eitler, che alla fine non ce l'ha fatta, incitando i due vincitori per l'eliminatoria finale con un'amichevole pacca sulle spalle di entrambi. La gioia per i due che parteciperanno alla finale è stata grande. E più tardi, quando i partecipanti si sono abbracciati durante la cerimonia di premiazione, è apparso chiaro che da questa fase eliminatoria sono usciti tutti vincitori. Andreas Amrhein e Alexander Sehl hanno accolto con piacere le congratulazioni dei loro colleghi. Per gli altri, oltre ai tanti abbracci e auguri, è rimasta la consapevolezza che ora due dei loro amici andranno a caccia di punti alla finale. Ad aspettare Andreas e Alex adesso c'è una grande avventura internazionale.
Video: Martin Schneider-Lau
Foto:
Sebastian Vollmert
Przemysław Haber e Janusz Zalewski: i primi rappresentanti della Polonia alla competizione internazionale Truck Trophy. A ottobre 2016 hanno vinto le qualificazioni nazionali in Polonia. Adesso li attende una grande avventura!
Nel 2016 per la prima volta i conducenti di autocarri polacchi hanno
potuto partecipare alle qualificazioni per la competizione
internazionale Truck Trophy 2017. I dieci coraggiosi, dopo essere
riusciti ad arrivare alla semifinale, si sono recati nel paesaggio di
rocce calcaree dello Jura Krakowsko-Częstochowska in Polonia a lottare
per il diritto a partecipare alla grande finale. A lottare... ma
contro chi? Soprattutto contro le proprie debolezze. Il fatto di dover
combattere tutto il giorno con le sfide preparate dall'organizzatore,
infatti, ha dimostrato soprattutto una cosa: i trucker polacchi
lottano con tutto il loro impegno per la vittoria, ma non l'uno contro
l'altro!
Le cose avrebbero potuto andare diversamente, visto che i conducenti
di autocarri sono persone dure e sincere che – come dicono loro stessi
– non credono alle "favole per bambini". E tuttavia
centinaia di uomini e donne provenienti da tutta la Polonia si sono
registrati sul sito web di RoadStars, dichiarando la loro volontà di
partecipare a questa grande avventura. Solo dieci di loro, alla fine,
sono riusciti ad arrivare alla fase di qualificazione nazionale. Con
Łukasz Kałuża, Artur Bogucki, Janusz Zalewski, Krzysztof Grela,
Przemysław Haber, Maciej Jermak, Stefan Klimek, Marcin Kłocznik,
Sebastian Michalski e Ireneusz Michniak ci siamo incontrati in una
soleggiata sera di ottobre, in mezzo al pittoresco panorama dello
Jura, proprio vicino al castello di Ogrodzieniec.
Fin dalle prime sfide – arrampicarsi e gareggiare con modellini di autocarri telecomandati – l'atmosfera si è fatta davvero rovente. Il nostro gruppo di dieci sfidanti, dopo il sorteggio, si è trasformato in due squadre composte da cinque concorrenti. Mentre un team si cimentava con un mini-percorso di gara e le sue serpentine, l'altro misurava le sue forze su una parete rocciosa. «Per me quella è stata la sfida più difficile, perché ho dovuto superare la mia paura dell'altezza», racconta Przemek Haber, che nella vita professionale dirige una ditta di trasporti di cui è anche autista. «Se i colleghi non mi avessero incitato, per me sarebbe stata dura. Ma già dopo questa prima tappa ho smesso di pensare solo alla mia vittoria, concentrandomi invece sul successo della nostra squadra.
La prova di arrampicata ha dimostrato quanto sia importante, in una sfida all'apparenza da superare individualmente, avere il supporto dagli altri membri della squadra. In entrambi i team l'incitamento era continuo, e questo motivava anche gli avversari.
Sul circuito di gara alle doti di concentrazione, abilità e prontezza di riflessi è stato assegnato un punteggio: per molti, com'è apparso evidente, si è trattato di una vera e propria sfida. Neanche i conducenti più esperti, pilotando un modellino di Actros telecomandato, sono riusciti ad evitare tutte le trappole disseminate lungo il percorso appositamente allestito. Intanto il tempo limitato scorreva impietoso… «Comunque, per quello che mi riguarda, l'ultima sfida "Perform a Song" è stata molto più difficile», racconta ridendo Janusz Zalewski, che nella vita professionale è sempre aperto a nuove esperienze: oltre a lavorare come conducente è anche velista, motociclista e... "Babbo Natale" già da dieci anni.
Neanche il tempo di togliere le imbragature e i caschi di protezione necessari per la prova di arrampicata, che ad aspettare i concorrenti c'era già la prossima sfida in cui oltre alla forza bisognava anche ricorrere alle doti strategiche. Il tiro alla fine ha risvegliato emozioni simili a quelle di una partita di calcio. Tuttavia a risultare decisiva per la vittoria non è stata soltanto la forza pura e semplice, ma anche la competenza tecnica: «Conosco bene questo tipo di sport con radici storiche antichissime», afferma Janusz. «Per questo ho dato ai miei colleghi un paio di semplici suggerimenti tecnici e... ha funzionato!»
Dopo le prove di forza sono arrivate le sfide di natura intellettuale e... artistica. Innanzi tutto i conducenti hanno dovuto cimentarsi con un dettato e in seguito, a coppie, arrangiare alcune canzoni famose. Oltre a suscitare tante risate e divertimento, questo secondo compito ha dimostrato anche quanto sono versatili e autoironici i nostri conducenti!
La giornata ricca di emozioni si è conclusa piacevolmente con una
cena collettiva durante la quale si è tenuta una votazione segreta:
ogni partecipante ha votato per un collega che secondo lui avrebbe
dovuto essere il vincitore. Questo ultimo punto dell'intera
competizione era quello decisivo. Przemek Haber e Janusz Zalewski sono
rimasti visibilmente sorpresi, contenti e commossi: «Non so nemmeno
come sia potuto accadere!», ha esclamato Przemek prendendo in mano la
coppa, mentre Janusz ha aggiunto: «Senza questa fantastica squadra non
ce l'avrei mai fatta».
Quali vantaggi ha, secondo loro, la partecipazione a un'avventura del
genere? «I conducenti hanno l'occasione di confrontarsi tra loro, di
interrogare la loro coscienza, di mettere alla prova le loro capacità
e di trarre conclusioni da tutto questo», riassume Przemek. Janusz
aggiunge: «Per me è stato estremamente importante conoscerci e poter
stabilire uno stretto contatto umano gli uni con gli altri. E noi due,
che adesso andremo alla finale, abbiamo la sensazione di avere alle
nostre spalle una squadra forte che fa il tifo per noi. Sono
orgoglioso di poter rappresentare questi colleghi al Truck
Trophy!»
La signora Fortuna Lucky Trucker: Il grande giorno è arrivato: oggi si deciderà chi saranno i due vincitori che parteciperanno al Truck Trophy 2017 e i dieci fortunati che mi accompagneranno alla finale del DTM che si terrà a metà ottobre 2016 al Hockenheimring.
Andreas Niederhauser
Età: | 32 anni |
Camion corrente: | Ribaltabili, betoniere, Autogru |
Applicazione: | Tunneling / discariche |
Lingue: | Tedesco, Francese |
Esperienza: | 5 anni |
Cercare sempre di andare più avanti degli altri, senza per questo sforzare eccessivamente il veicolo.
Diverse centinaia di conducenti si sono iscritti al Truck Trophy 2017 su www.roadstars.mercedes‑benz.ch, 20 dei quali si contendono oggi le qualifiche presso il parco avventura Engelberg.
Alle 8:30 passo davanti alla stazione a valle di Fürenalp con il nostro gruppo di campioni: ci sono già alcuni dei nostri partecipanti al Truck Trophy. La tensione sale: manca un’ora all’inizio dei giochi e sono già così in tanti.
I conducenti sono già intenti a effettuare l’iscrizione e a vestirsi.
Che la sfida abbia inizio! I partecipanti vengono suddivisi in tre gruppi. L’obiettivo è totalizzare più punti possibili.
Sono previste tre stazioni diverse.
Nella prima stazione bisogna guidare con un’auto radiocomandata lungo un percorso immerso nel bosco; il tempo viene cronometrato.
Nella seconda stazione è richiesta una certa abilità con mimica, segni e parole. Vengono formate squadre di due persone: entrambe ricevono una carta con tre parole e hanno due minuti di tempo per indovinare reciprocamente il maggior numero di termini possibili.
La terza stazione prevede il lancio dei dischi del freno. Il terreno di lancio si estende lungo tre campi. Il punteggio viene calcolato in base alla vicinanza o meno alla linea di tiro: se il disco atterra vicino alla linea di tiro si guadagna un punto; se atterra un po’ più lontano si guadagnano tre punti mentre se atterra molto più lontano se ne guadagnano cinque.
Anch’io ho fatto due tiri... ops... sembra molto semplice di quanto non sia.
L’ultima sfida prima della pausa pranzo è quella con il tiro alla fune. Qui si richiede un grande spirito di squadra. I partecipanti hanno fatto il tifo gli uni per gli altri urlando «forza, forza, forza» e l’energia che si crea da quelle urla è tangibile. È davvero divertente starli a guardare.
Adesso è ora di fare il pieno di energia con un ottimo pranzetto. Nel pomeriggio è prevista adrenalina allo stato puro nel parco avventura, dove si richiedono una buona dose di concentrazione, coraggio e abilità. Si continua con i tre gruppi, che devono superare tre percorsi.
Il primo prevede dieci domande attaccate agli alberi delle stazioni intermedie.
Nel secondo sono appese ovunque delle stelle Mercedes (14 in tutto) che devono essere cercate e contate.
Il terzo percorso non è di certo una passeggiata e richiede molto coraggio: qui ci si può dondolare tra gli alberi del bosco a 14 metri d’altezza. Non c’è che dire: adrenalina allo stato puro!
Il mio compito ora è quello di fare il tifo per tutti i partecipanti. Sono molto sorpresa del loro grande coraggio e dell’entusiasmo con cui hanno affrontato i tre percorsi. Per quanto mi riguarda hanno vinto tutti! Sono orgogliosa di loro!
Ce l’hanno fatta! Tutti sono riusciti a concludere i tre percorsi senza problemi. È arrivato il momento di fare i calcoli: chi saranno i due fortunati conducenti che si aggiudicheranno il Truck Trophy e potranno rappresentare la Svizzera l’anno prossimo?
Il dado è tratto. I vincitori del Truck Trophy sono Fabian Roth e Andreas Niederhauser. Faccio loro le mie più sentite congratulazioni, sono stati bravissimi! Gli auguro buon divertimento al Truck Trophy 2017.
Ora vengono proclamati i nomi dei dieci partecipanti che verranno insieme a me il 15 e 16 ottobre 2016 a Hockenheim alla gara del DTM. Sarà divertente, lo so. Non vedo l’ora di andarci!
Ma gli altri partecipanti al Truck Trophy non vanno a casa a mani vuote: Mercedes-Benz regala loro un buono per il parco avventura.
Questa lunga giornata sta per volgere al termine. È stata molto divertente per tutti. Grazie a tutti coloro che hanno partecipato: siete stati tutti bravissimi!
(Lucky Trucker Fee Patrizia Baumgartner)
Più di una competizione.
«Per essere un trucker non basta avere la patente. Devi averlo
nel sangue!» Nessuno potrebbe riassumere questo concetto in modo più
chiaro di un partecipante al primo Truck Trophy rumeno.
Chi viene "contagiato" dal virus dei truck, non vede l'ora di mettersi al volante, di raccogliere esperienze e di migliorarsi costantemente. Il trucker continua a guidare anche nelle situazioni in cui alcuni conducenti di SUV esitano. Attraversare con sicurezza il centro città trasportando merce di dimensioni eccezionali? Fare manovre con carichi pesantissimi in spazi ristretti? Un vero conducente ha i nervi saldi e l'abilità per farlo. Certo, la descrizione delle mansioni è importante. Ma nella vita vera contano anche coraggio, abilità, attenzione, concentrazione, sangue freddo... e non da ultimo spirito di squadra e cameratismo. E proprio questo è lo scopo del Mercedes-Benz Truck Trophy: rendere omaggio agli eroi della strada e alla loro bravura. Con questa competizione, ai migliori fra i migliori viene offerta l'opportunità di vivere un'esperienza del tutto speciale!
Dopo il grande successo del Truck Trophy negli anni passati, la competizione è stata estesa ad altri Paesi, consentendo così quest'anno anche alla Romania, con un proprio evento di Qualifying, di partecipare per la prima volta alle selezioni per la grande finale internazionale del prossimo anno. Senza alcuna limitazione di età, sesso, esperienza professionale e modello di autocarro, l'iscrizione era aperta a tutti i camionisti disposti a mettersi alla prova sia sullo sterrato che su strada. I requisiti erano raziocinio, coraggio, forza e senso di squadra.
Su centinaia di candidati, alla fine solo dieci di loro si sono aggiudicati la chance di competere per i due posti disponibili per la finale che si terrà nel 2017. Gareggiando in otto discipline, i partecipanti hanno dimostrato le proprie abilità sia singolarmente che a squadre. Nella prova di Truck Racing, ad esempio, si trattava di pilotare modellini di autocarri telecomandati attraverso un complicato percorso con numerose chicane. Alla fine della selezione preliminare, a ognuno dei partecipanti è stato chiesto di nominarne altri due che riteneva idonei per la finale come degni rappresentanti della Romania.
Dopo un'appassionante competizione sono stati decretati gli orgogliosi vincitori: si tratta di Cătălin Andreescu (40, Bucarest) e Eduard Alexandru Drăgulescu (25, Petroșani). In ogni caso, la competizione si è distinta per un'innegabile particolarità: nelle due giornate del Truck Trophy ogni partecipante ha trovato nove nuovi amici! Auguriamo quindi ai nostri vincitori buona fortuna e un grande successo! Avanti così, Romania!
Purtroppo i finalisti Cătălin Andreescu e Eduard Alexandru Drăgulescu hanno dovuto disdire la loro partecipazione alla finale di febbraio, entrambi per motivi professionali. Alexandru Serotencu e Nicolae Popescu, rispettivamente 3° e 4° classificato alle qualificazioni, li rappresenteranno alla finale come si deve e non vedono l'ora di partecipare all'avventura del Truck Trophy.
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9 commenti
Have a lot of fun at the finals 2017.
I am already looking forward to the reports and what you will experience with the colleagues from the different countries.
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