4-Xtremes – Parte 29: l’Ungheria, un Paese da visitare

Serie: 4-Xtremes – The World Tour

Uno sguardo più da vicino.

Entusiasmanti tracciati sulle piste di sabbia, suole consumate a Budapest, il romanticismo dei cavalli al pascolo nella puszta: il viaggio dei Kammermann alla scoperta dell’Ungheria.

Una metropoli ricca di storia: a Budapest Andrea e Mike hanno visitato molte attrazioni turistiche, come ad esempio il quartiere del castello con la chiesa di San Mattia.


Oggi si sente nominare l’Ungheria quasi esclusivamente nei dibattiti politici. È comprensibile – ma al tempo stesso è un vero peccato. Perché in questo modo ci si dimentica della bellezza e della varietà che caratterizzano questo Paese.

Mentre attraversavamo il Paese avanzando verso Est, abbiamo deciso di scoprire il territorio più da vicino. Abbiamo visitato il lago Balaton, uno dei poli di attrazione del Paese, ma soltanto ai margini. Come ormai avrete capito, noi preferiamo tendenzialmente i luoghi più appartati.


Un Paese dalle mille sfaccettature: dal centro storico di Budapest alle distese della puszta, l’Ungheria ha molto da offrire – anche per chi, come i Kammermann, predilige i terreni fuoristrada.
Un Paese dalle mille sfaccettature: dal centro storico di Budapest alle distese della puszta, l’Ungheria ha molto da offrire – anche per chi, come i Kammermann, predilige i terreni fuoristrada.
Un Paese dalle mille sfaccettature: dal centro storico di Budapest alle distese della puszta, l’Ungheria ha molto da offrire – anche per chi, come i Kammermann, predilige i terreni fuoristrada.
Un Paese dalle mille sfaccettature: dal centro storico di Budapest alle distese della puszta, l’Ungheria ha molto da offrire – anche per chi, come i Kammermann, predilige i terreni fuoristrada.
Un Paese dalle mille sfaccettature: dal centro storico di Budapest alle distese della puszta, l’Ungheria ha molto da offrire – anche per chi, come i Kammermann, predilige i terreni fuoristrada.
Un Paese dalle mille sfaccettature: dal centro storico di Budapest alle distese della puszta, l’Ungheria ha molto da offrire – anche per chi, come i Kammermann, predilige i terreni fuoristrada.
Un Paese dalle mille sfaccettature: dal centro storico di Budapest alle distese della puszta, l’Ungheria ha molto da offrire – anche per chi, come i Kammermann, predilige i terreni fuoristrada.
Un Paese dalle mille sfaccettature: dal centro storico di Budapest alle distese della puszta, l’Ungheria ha molto da offrire – anche per chi, come i Kammermann, predilige i terreni fuoristrada.
Un Paese dalle mille sfaccettature: dal centro storico di Budapest alle distese della puszta, l’Ungheria ha molto da offrire – anche per chi, come i Kammermann, predilige i terreni fuoristrada.
Un Paese dalle mille sfaccettature: dal centro storico di Budapest alle distese della puszta, l’Ungheria ha molto da offrire – anche per chi, come i Kammermann, predilige i terreni fuoristrada.
Un Paese dalle mille sfaccettature: dal centro storico di Budapest alle distese della puszta, l’Ungheria ha molto da offrire – anche per chi, come i Kammermann, predilige i terreni fuoristrada.
Un Paese dalle mille sfaccettature: dal centro storico di Budapest alle distese della puszta, l’Ungheria ha molto da offrire – anche per chi, come i Kammermann, predilige i terreni fuoristrada.
Un Paese dalle mille sfaccettature: dal centro storico di Budapest alle distese della puszta, l’Ungheria ha molto da offrire – anche per chi, come i Kammermann, predilige i terreni fuoristrada.
Un Paese dalle mille sfaccettature: dal centro storico di Budapest alle distese della puszta, l’Ungheria ha molto da offrire – anche per chi, come i Kammermann, predilige i terreni fuoristrada.
Un Paese dalle mille sfaccettature: dal centro storico di Budapest alle distese della puszta, l’Ungheria ha molto da offrire – anche per chi, come i Kammermann, predilige i terreni fuoristrada.
Un Paese dalle mille sfaccettature: dal centro storico di Budapest alle distese della puszta, l’Ungheria ha molto da offrire – anche per chi, come i Kammermann, predilige i terreni fuoristrada.

Non c’è niente di meglio delle strade secondarie!

A questo punto ci siamo messi in viaggio verso Budapest, una meta non troppo distante, ma raggiungibile soltanto tramite strade secondarie. Abbiamo attraversato silenziosi villaggi – e boschi. E qui ci siamo trovati di fronte a uno scenario che in Europa non si incontra così spesso: un labirinto costituito da piste di sabbia in cui ci siamo divertiti molto al volante del nostro veicolo. L’Axor se l’è cavata egregiamente – e, ciliegina sulla torta, abbiamo individuato una piccola radura dove trascorrere la notte.

Tra un giro e l’altro alla fine abbiamo visitato anche Budapest. E se non l’avessimo fatto ce ne saremmo pentiti, perché la metropoli ha molto da offrire. Ad esempio il quartiere di Buda, che sorge su una collina con l’omonimo castello, il complesso termale di Gellért oppure Pest. In questa parte della città, disposta sull’altra sponda del Danubio, si sviluppa il centro storico ed è qui che proprio di fronte alla riva si erge lo storico edificio che ospita il Parlamento.

Siamo rimasti due notti in un campeggio da cui grazie ai mezzi pubblici era possibile raggiungere il centro storico in breve tempo. A furia di fare avanti e indietro abbiamo consumato le suole delle nostre scarpe. E naturalmente all’ora del tramonto ci posizionavamo in riva al Danubio. Per fotografare il Parlamento c’è bisogno di una luce perfetta.


Un’escursione nella puszta.

La nostra ultima tappa è stata la puszta. Più precisamente: il Parco Nazionale di Hortobágyi, nella zona più ad Est dell’Ungheria. Perché i parchi nazionali sono l’unico luogo in cui è possibile scoprire il paesaggio della steppa nella sua natura più autentica – nel nostro caso con un caldo rovente. In un museo all’aperto abbiamo scoperto molte cose su come vivevano in passato le persone che hanno abitato qui – spesso senza una fissa dimora, occupandosi principalmente dell’allevamento di bovini o equini.

Anche dopo aver visitato questi luoghi, l’ungherese, di cui non riusciamo a capire una parola neanche mettendo in campo tutta la nostra fantasia, continua a rimanere per noi una lingua misteriosa. In compenso abbiamo trovato un posto meraviglioso in cui trascorrere la nostra ultima notte prima di rimetterci in viaggio verso la Romania: proprio accanto a un prato in cui alcuni cavalli pascolano in tutta libertà.


4-Xtremes – The World Tour.

Un viaggio senza precedenti.

Andrea e Mike sono in giro con il loro Axor da tre anni. "4-Xtremes - The World Tour": così i due ragazzi svizzeri hanno ribattezzato la loro avventura, iniziata a metà 2020, in cui hanno coinvolto anche la community di RoadStars! Resta aggiornato per non perdere nessuna delle mete mozzafiato raggiunte dai due avventurieri.

Le puntate attuali della serie «4-Xtremes – The World Tour» le trovi qui.

L'andamento del viaggio prima della traversata in Sud America lo trovi qui.


Foto: 4-Xtremes

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